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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Quando diventi piccolo-di Massimiliano Loizzi-Fabbri Editori-a Cura di Giulia De Nuccio

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Oggi voglio proporvi qualcosa di diverso. Per raccontare un diario forse ci vuole a sua volta una pagina di diario. In questo modo vorrei illustrarvi un evento, un libro, la storia di un uomo e di un attore talentuoso.   La mia pagina di diario fa pressappoco così: “Caro Diario, come tu già sai (sei il mio diario) in questi anni ho acquisito un conto in sospeso con il teatro per ragioni lunghe da spiegare ma che si sintetizzano in poche parole “è un mondo pieno di persone cattive”. Ho provato ad entrare in questo mondo come attrice ma poi ho capito che fare da spettatrice forse è meglio e che il mestiere dell’attore lo lascio ad altri. Però nonostante tutto frequentare quel luogo polveroso e pieno di emozioni (lo sai) non mi dispiace affatto e così nonostante il mio conto in sospeso qualche giorno fa sono andata a sentire un piccolo monologo di un attore con la voglia di raccontare storie. Lui si chiama Massimiliano Loizzi e il suo spettacolo è intitolato

Un secolo fa... il millennio di oggi! A cura di Giulia De Nuccio

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Quando ho iniziato a lavorare erano gli ultimi anni del secolo 1900, ovvero il 1998. Se ci penso mi sembra  strano perché sono nata nel ‘900 ma sto vivendo nel 2000. In quegli anni ero una ragazza appena uscita dall’adolescenza, stavo crescendo ed ero piena di ideali e speranze per il futuro. Sognavo di avere un buon lavoro, una casa dove vivere prima da sola e poi con il mio compagno e poi sognavo un matrimonio semplice, con pochi invitati ma con gli amici di sempre. Ebbene tutto questo non solo non è successo ma non ho nemmeno la certezza che succederà. Un degrado sociale come quello che stiamo osservando passivamente alle porte del 2020 non avrei mai pensato di viverlo... Non parlo solo degli sfortunati Millenials che stanno subendo le scelte sbagliate e sconsiderate di chi in passato doveva proteggere le generazioni future e invece ha pensato solo ed esclusivamente al proprio orticello, sto parlando di tutti quelli che pur avendo cambiato secolo si ritrovano a vivere