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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Friends Reunion...

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  Disegno di Davide Poli In questi giorni mi sono fatta prendere dai ricordi e per la rubrica “cinema”, questa volta, vorrei parlarvi di una delle mie serie tv preferite: “Friends”. Chi di voi non ha voluto essere uno dei personaggi di questa divertente sit com targata anni '90 alzi la mano! Erano puntate brevi ma con “freddure” simpatiche anche se non sempre comprensibili ai più, avevano il sapore dello humor inglese. Tutti abbiamo sognato di avere amicizie durature nel tempo e indissolubili davanti ad ogni difficoltà. Ogni personaggio aveva una precisa caratteristica e si amalgamavano perfettamente l'uno con l'altro. Ricordo che ammiravo Rachel perché poteva indossare con eleganza qualsiasi vestito (anche il più brutto), aveva i capelli liscissimi (cosa che io non sono mai riuscita ad avere) e rappresentava la classica donna in carriera. Phoebe invece era l'eterna ragazza scanzonata, forse un po' svampita, ma allo stesso tempo molto divertente, soprattutto mentr

La biblioteca di mezzanotte, la vita perfetta non esiste...

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Qualche giorno fa ho finito di leggere un libro che mi ha fatto molto riflettere. Si intitola “La biblioteca di mezzanotte” di Matt Haig. La vicenda narra la vita di una ragazza, Nora, insoddisfatta della sua esistenza e delusa dalle persone che la circondano che sembrano non credere mai in lei. Nora è talmente affranta da non vedere alcuna via d'uscita se non togliersi la vita, così compie un gesto veramente tragico. Da quel momento inizia la sua più surreale e fantastica avventura. Nora incontra la vecchia bibliotecaria della sua scuola che le propone di vivere tutte le vite che la ragazza non aveva avuto il coraggio di vivere e per le quali provava un profondo rimpianto. Non vi svelo il finale, lascio a voi la scelta di leggerlo e scoprirlo! Nella vita prendiamo continuamente decisioni, facciamo scelte ponderate o dettate dall'impeto del momento oppure rimaniamo semplicemente fermi. Tutto questo però ha delle ripercussioni sulla nostra esistenza e sul nostro futuro. Per ese

Una vita spericolata...

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Per la “rubrica cinema” questa volta voglio parlarvi di un film che ho scoperto per caso e dal titolo piuttosto eloquente: “Un vita spericolata” diretto da Marco Ponti. Conosco artisticamente questo regista per aver diretto dei film molto belli tratti dai libri di Luca Bianchini (scrittore che seguo con piacere), tuttavia quest'opera in particolare ha un sapore più amaro rispetto alle commedie romantiche precedenti. La trama è abbastanza semplice. Tre vite all'apparenza diverse si intrecciano per un caso fortuito. Roberto Rossi e BB (ex promettenti piloti di rally) sono due trentenni in forte difficoltà economica, Soledad invece è un'attrice molto giovane ma con una carriera in declino e di conseguenza in cerca di un riscatto. Rossi entra in banca per chiedere un prestito che ovviamente gli viene negato ma per una serie di equivoci viene scambiato per un rapinatore. Per lo spavento, un impiegato della banca consegna spontaneamente un borsone pieno di soldi a Rossi, denaro c

Una matassa da sbrogliare...

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Immagine dal Web Ho come l'impressione che stiamo perdendo il bandolo della matassa. Mi sento come quando negli anni novanta le mie cuffiette si attorcigliavano. Per qualche strana legge della fisica diventava impossibile sbrogliarle e sistematicamente si spezzava il filo del jack audio. Ai tempi mi sarei detta: “poco male, ne comprerò un paio più robusto.” Adesso però le cose stanno diventando un tantino più complicate. Non siamo in grado di acquisire una nuova vita e sembra non esistere un piano “B”, “C” oppure “D” per nessuno. Ci ritroviamo in una bolla che cerchiamo di mantenere integra ma in vano. Per quanto critica sia la nostra vita noi ci aggrappiamo a quel filo che cerchiamo di sbrogliare il più possibile ma che resta annodato e rischia di spezzarsi, noi, invece, ci proviamo e ci riproviamo ancora perché la speranza è l'ultima a morire. E pensare che un tempo criticavo proprio chi vedeva tutte le magagne della società... Qualche anno fa lavoravo a Milano in una piccola

Il pizza day: una pizza comunitaria!

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Disegno di Davide Poli Un anno e mezzo fa la mia vita è cambiata davvero tanto. Voi direte? Che novità, eravamo tutti chiusi in casa! Il mio cambiamento, però, non riguarda la società in generale ma la mia alimentazione. Dovete sapere che non ho mai avuto un buon rapporto con il mio corpo, un po' per la mia linea sempre morbida e un po' perché mi sono sempre sentita e vista diversa. Seno prosperoso, fianchi morbidi, pancetta pronunciata ben distribuiti su un metro e cinquantotto di altezza. Insomma, non proprio una modella. Tuttavia qualche tempo fa il mio peso, anche a causa della mia tiroidite cronica, è aumentato in maniera sproporzionata. Non è stato facile vedere il mio corpo cambiare così rapidamente ma proprio quando stavo per rassegnarmi ad avere una vita più limitata, trovo uno specialista che finalmente riesce ad aiutarmi. Così intraprendo un percorso alimentare equilibrato che mi ha restituito una discreta forma fisica e un sorriso più sereno. La strada è stata ed è