Diario di Parole in scatola: Le presentazioni letterarie che mancano...
Sono due anni che attendiamo una parvenza di “normalità”, anche se qui ci sarebbe da disquisire sul concetto di normale ma questa è un'altra storia. Dicevo, è tanto tempo che attendo un piccolo cambiamento, una luce che mi faccia capire che gli eventi artistici possono ricominciare da zero, partire da una tabula rasa e magari migliorare. Purtroppo il mondo dell'arte, per mille motivi, si è lentamente avvicinato al declino molto prima di questo periodo funesto e come sapete per me è un gran dispiacere. Ci sono stati tanti segnali negativi negli anni; per esempio l'unione del mondo dei giochi e del fumetto accomunati alle fiere di settore quasi come se separatamente non potessero esistere, oppure il costante spoglio di certi settori letterari all'interno di librerie e biblioteche. Le persone come me però non hanno voluto dare retta veramente a questi piccoli segni. In questi giorni è uscito il nuovo libro di un'autrice che io stimo e che mi ha accompagnato negli u