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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

La mia personale protesta...

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Disegno di Davide Poli Inciampi, interruzioni, rimandi, errori: potrebbe essere il riassunto non solo di quest’anno ma della vita in generale. Stiamo vivendo un anno confuso, funesto, pieno di insidie e di rocambolesche disavventure.  Gli anziani  hanno sempre etichettato l’anno bisestile come un periodo nero e pieno di  problemi, ma mai come in questo momento storico non posso fare altro che condividere questa piccola superstizione. Abbiamo scritto, parlato, interagito, cantato e ballato contro questo maledetto virus che sta rovinando la vita di tutti, ma non abbiamo mai protestato davvero. E’ come se tutto questo “fare artistico” nascondesse un buonismo che forse in questo momento dovremmo mettere da parte per tirare fuori ciò che sentiamo e pensiamo veramente. Sembra che le persone accettino passivamente tutto ciò che viene loro proposto e si sfoghino sui balconi cantando; credendo che, non pensando al domani ma concentrandosi solo sul presente, tutto si possa sistemare.Voglio pre

Segreto o no?

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Disegno di Davide Poli In passato vi ho parlato di bugie e verità,  ma non di segreti. Forse qualcuno  potrebbe  confondere questi concetti,  perché spesso si presuppone che per non  svelare un segreto si sia costretti a mentire  e  quindi a celare una verità. Invece io credo che ognuno di noi abbia un  segreto che vuole tenere per sé,  semplicemente perché lo ritiene personale  e  privato ma ciò non vuol dire che sia  qualcosa di sbagliato o negativo. Le cose  cambiano quando i sotterfugi ledono la  fiducia di qualcuno, ma questa è un’altra storia. Personalmente credo che tutti noi abbiamo i nostri misteri, qualcosa che custodiamo dentro e che difficilmente desideriamo confidare. Penso sia una questione piuttosto comune e normale non raccontare proprio tutto, come fosse una sorta di pudore. Per esempio, ci sono persone che non confesserebbero mai alcune paure in apparenza incomprensibili, come la Cromofobia (la paura dei colori) o la Pogonofobia (la paura della barba maschile),

Famiglia è...

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In questi giorni, dopo tantissimo tempo, sono riuscita a ritagliarmi un pomeriggio al cinema con il mio compagno. Voi direte : che novità? Per me lo è! Erano almeno quattro anni che non tornavamo nelle sale cinematografiche (anche senza il virus), per noi era una questione puramente economica, visti i prezzi proibitivi degli ultimi periodi. Tuttavia domenica 4 ottobre, in occasione del compleanno di Davide, abbiamo deciso di concederci un piccolo regalo. Nonostante io prediliga le commedie italiane mentre lui film di tutt’altro genere rispetto ai miei,   questa volta siamo andati a vedere un film d’animazione: “ Onward ”. E’ la storia di due fratelli che non hanno mai conosciuto veramente il padre, morto a causa di una grave malattia. Tuttavia, quando entrambi avessero avuto sedici anni avrebbero potuto rivedere il padre, solo per un giorno e tramite un incantesimo particolare! Attraverso citazioni di giochi di ruolo e avventure rocambolesche il film ci ha tenuto compagnia ma ciò c

Sociale o Asociale?

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Non ho mai parlato davvero di me, anche se conoscete la mia opinione su numerosi argomenti. Forse attraverso i miei scritti ci si può fare un’idea ma con questo articolo vorrei esporvi ciò che sento davvero. Sono una persona piuttosto socievole e credo di poter intavolare diversi discorsi che spaziano da argomenti più frivoli ad argomenti più importanti. Ciò non vuol dire che io sappia tutto o che non ci siano argomenti che non conosco o per i quali non sono portata. La verità è che mi piace interagire con altre persone e così anche quando non conosco l’oggetto di una conversazione cerco di ascoltare il più possibile, per poter apprendere e magari un giorno saperne di più. Tuttavia questo mio aspetto non è sempre ben accolto.   La maggior parte delle volte che mostro passione per una materia o per un hobby, il mio atteggiamento viene scambiato per supponenza, invadenza o, perdonatemi il termine non proprio edificante, “altezzosità”. Spesso le persone pensano che io voglia dimostrar

"Yugo" di Marco Dolcinelli - Recensione a cura di Parole in Scatola - Giulia De Nuccio

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Ultimamente è raro che io mi dedichi alle recensioni ma per questa volta vorrei fare un’eccezione. Ho deciso, quindi, di recensire un autore che ho conosciuto tramite un altro suo libro. In quell’occasione, infatti, avevo recensito “ La vita è un tiro da tre punti ”, sto parlando di Marco Dolcinelli . Dopo tre anni Marco torna con un altro libro che affronta sempre temi attuali, come amicizia, amore ed esperienze di vita, dal titolo breve e conciso: “ Yugo ”. Roberto e Matteo, i due protagonisti, decidono di andare in vacanza a Budapest. Matteo perché è attratto dalle bellezze artistiche e paesaggistiche della città, Roberto per un altro tipo di bellezze: le donne. Tuttavia una volta arrivati a destinazione Matteo, navigando su un noto social network, vede una foto in particolare. Da quell’immagine il ragazzo capisce che la sua ex fidanzata si sta per sposare con un altro. All’improvviso decide di abbandonare Roberto e di raggiungere la ragazza. Da questo momento inizia la storia e