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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Meritocrazia, che mistero! di Giulia De Nuccio

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Quante volte siamo stati convinti di meritare qualcosa? Quante volte abbiamo pensato che la vita ci dovesse donare ciò che volevamo perché la ritenevamo in debito con noi? Io, se devo essere sincera, l’ho pensato moltissime volte. Spesso mi sono soffermata a pensare cosa sia davvero la meritocrazia e quanto questo concetto venga applicato nella vita di tutti i giorni. Soprattutto mi sono sempre chiesta in base a quali parametri una persona viene considerata più meritevole di un’altra. In base all’esperienza? In base all’atteggiamento che mostra nei confronti della vita? Oppure a quanto crede di valere? Non ho una risposta certa a tutte queste domande, ciò che penso è che forse la meritocrazia è l’insieme di tutto ciò che siamo e abbiamo costruito. Non importa quanto abbiamo studiato, quanto ci siamo impegnati ad imparare se poi non abbiamo la capacità di applicare tutte queste nozioni nella vita reale. Forse è proprio questo che ci rende meritevoli. In fondo le scelt

Una giornata piena di ricordi di Giulia De Nuccio

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E' stata una giornata movimentata e tormentata, non sono riuscita a scrivere una parola perché la mia famiglia mi ha fagocitato in richieste tali per cui non sono stata in grado di fare ciò che mi ero ripromessa. Ad ogni modo, la mia scrittura non si ferma mai e anche se non prendo la penna in mano la mia mente va avanti come se lo stessi facendo. Avevo anche pensato di scrivere alcuni episodi tra il goliardico ed il tragico che mi sono successi oggi ma non voglio tediarvi ulteriormente, perciò questa volta parlerò di quello che mi piace fare in generale ovvero leggere. Finalmente ho finito un libro che mi ha appassionato fin da subito, si chiama "Il custode delle tempeste" (di Catherine Doyle). Mai libro fu più azzeccato in questo periodo! I protagonisti sono un nonno e due nipoti. In sintesi, la storia racconta il passaggio di consegne generazionale tra nonno e nipote per essere il custode delle tempeste di Arranomore (isola che esiste veramente e fa parte

La paura non deve fermarci di Giulia De Nuccio

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In questo periodo in cui tutti abbiamo bisogno di condividere cosa proviamo e cosa viviamo per la prima volta, ho paura. Mi rendo conto che, come me, tante persone hanno paura di non farcela, ma onestamente ho più paura delle conseguenze di tutto questo clamore e di questo restringimento totale delle libertà personali. Oggi in un noto, e spesso poco credibile, telegiornale hanno gridato alla “guerra del nuovo millennio”. Per una volta non mi sento di contraddire questa voce, mi sto convincendo sempre più che sia una qualche tipo di guerra, fredda, silenziosa e pericolosa. Come diceva una famosa canzone: “il nemico si nasconde tra le pieghe della coscienza”. E’ spaventoso pensare che si possa insinuare nelle nostre coscienze e lentamente prendere la forma più spaventosa che ci sia: “chiusura fisica e mentale”. Ho paura di non poter più riabbracciare il mio compagno di vita che abita in un altro comune, temo di non poter realizzare i miei sogni e che le mie aspettative su ques

Prendere e lasciare... That's life di Giulia De Nuccio

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Oggi voglio raccontarvi una storia che riguarda il mio passato. Il Corona Virus non c’era, siamo nel 2014. Ve la racconto agganciandomi alla frase di Miriam su “l'essere un’attrice”. Non so se vi può interessare, ma su questa piattaforma riesco a scrivere come desidero ovvero con il cuore. Dicevo... era il 2014 e quello è stato l’anno in cui ho dovuto fare una scelta molto difficile per me: lasciare il teatro. Per circa tre anni ho frequentato un corso di teatro che seguiva le stesse dinamiche di una scuola d’arte accreditata (tipo la civica di Milano) ma ovviamente gli obiettivi erano diversi, quasi nessuno voleva diventare un attore professionista bensì semplicemente approcciarsi a questo mondo per diletto. Io invece ho scoperto un qualcosa di meraviglioso che mi ha portato non solo a recitare su piccoli palchi di provincia ma anche ad andare a vedere Ferruccio Soleri nel suo indimenticabile “arlecchino” e rimanerne così affascinata da farmi scendere una piccola lacrima.

Esplorando il "Corona virus"... di Giulia De Nuccio

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In questa giornata che dovrebbe essere celebrativa (8 marzo) non riesco a pensare a niente se non al fatto che mi sento vittima di un’ingiustizia, soprattutto quando gli eventi non dipendono da me. In questi ultimi giorni il Governo ha emanato un decreto speciale per contenere il diffondersi del Corona virus che a quanto pare sta diventando un problema per molte persone. Non so onestamente quanto sia grave davvero la situazione ma so che in questi casi se l’italiano medio fosse abituato a seguire le regole molti “infetti” ce li saremmo risparmiati e forse il problema si risolverebbe più facilmente. Invece l’Italia ancora una volta ha avuto bisogno di un monito piuttosto inquietante e duro per poter garantire sicurezza sanitaria nelle zone più colpite. Come accennavo poche riga fa, il Governo ha emanato un decreto restrittivo ovvero non si può né entrare né uscire dalla Lombardia né tanto meno dalle proprie abitazioni senza un motivo valido. Il decreto però, nonostante s