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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

Una "Corona" virale e non solo... di Giulia De Nuccio

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In questi giorni si è fatto un gran parlare, giustamente, della nuova piaga che sta affliggendo l’umanità italiana o per essere più precisi l’umanità lombarda: il Corona virus. Prima di tutto mi sono sempre domandata perché si chiamasse così, da dove deriva questa denominazione? In genere le malattie si chiamano come il loro scopritore oppure il nome contiene la caratteristica principale della malattia, come per esempio La sindrome da X fragile (colpisce il cromosoma X) o sindrome di Martin Bell... ma “Corona” da dove viene? Perché nessuno l'ha mai spiegato? Circolano varie congetture in rete, ma forse la verità non la scopriremo mai! Ad ogni modo, nomi a parte, questo nuovo virus sta creando scompiglio e non solo per questioni sanitarie. Sta dilagando un’isteria collettiva a mio parere esagerata e senza fondamenta solide. Forse è proprio questo lo scopo: destabilizzare le abitudini e la mente delle persone... magari per distrarle da qualcos'altro! Ho vissuto in p

Il giorno dopo... di Giulia De Nuccio

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Cosa succede quando perdiamo ciò che ci è caro? Cosa succede quando la nostra vita cambia così radicalmente da dover ricominciare da zero con i mezzi che ci sono rimasti? Cosa succede, la mattina dopo, quando realizziamo cosa ci è accaduto davvero? Tutte queste domande se le è poste Mario Calabresi nel suo nuovo libro (che non ho ancora letto ma sul quale mi sono documentata) . Non voglio parlarvi solo di un caso letterario ma del suo autore, cercare di dare una risposta alle domande presenti all’inizio di questa mia pagina di diario virtuale. Calabresi è un giornalista di spessore che io ammiro da tempo. Il suo primo libro “Spingendo la notte più in là” l’ho acquistato, se non ricordo male, nel lontano 2007 quando ancora non ero consapevole dei miei desideri artistici. Ho avuto la fortuna di assistere ad una sua presentazione proprio qualche giorno fa e mi sono trovata davanti un uomo felice del lavoro svolto ma anche stanco degli oneri che ne sono derivati. Come per molte