Recensione "Dimentica la notte" di Sara Ferri a cura di Giulia De Nuccio
Qualche giorno fa sono stata contattata da Sara Ferri, una scrittrice che non conosco personalmente ma della quale avevo letto qualche notizia tramite i classici canali social. Ammetto che il suo ultimo lavoro, “Dimentica la notte,” doveva essere uno dei regali di Natale da parte dei miei genitori, ma non sono riusciti a reperirlo. Io stessa lo avevo cercato nelle varie librerie della mia città ma senza successo. Così quando Sara mi ha contatta per una recensione, sono stata molto contenta di accettare e di leggere il suo libro. Spero di essere abbastanza esaustiva da potervi illustrare “Dimentica la notte” (ed. AlterEgo) Appena ho iniziato la lettura mi sono venuti in mente immediatamente i gialli svedesi per i quali nutro una particolare passione. L’atmosfera è sempre leggermente cupa, i luoghi descritti paiono come coperti da una patina di colore scuro, quasi come se l’intera città, Rimini, (piccola metropoli romagnola per eccellenza della movida estiva) fosse un luogo