I ricordi dei sensi...

...Dei cinque sensi l'olfatto è quello che ci risveglia di più la memoria. Il profumo di un fiore o quello di un caminetto acceso possono riportarci a esperienze dimenticate. I libri profumano di muffa e di ricchezza. Ma la conoscenza ottenuta da un computer non ha una sua struttura, è priva di un contesto, è lì ma un attimo dopo è sparita. Per durare nel tempo l'acquisizione del sapere dovrebbe essere tangibile, dovrebbe profumare...”

Vorrei partire da questo bellissimo monologo e dirvi cos'è per me il ricordo attraverso i sensi. L'autore di queste parole è il Signor Giles, personaggio cinematografico e bibliotecario nella serie Buffy l'ammazza vampiri”, famosissimo telefilm diretto dal regista Joss Wheadon. Chi conosce questo telefilm, una produzione cult di fine anni '90, sa che è pieno di spunti di riflessioni e messaggi metaforici molto importanti. In questa puntata particolare in cui si affronta il tema dell'abuso indiscriminato della tecnologia, il nostro bibliotecario sottolinea come l'olfatto sia il principale senso che si lega ai nostri ricordi. Eliminare i sensi e rifugiarci dentro a sistemi tecnologici asettici e apatici equivale ad annullare qualsiasi tipo di ricordo e sensazione....

Vi faccio un piccolo esempio.

Quando entro in una libreria o in un'edicola mi piace toccare i libri e a volte sentirne l'odore. Onestamente, chi di voi non lo ha mai fatto? Chi non ha mai, segretamente, avvicinato il proprio naso fino a sfiorare le pagine di quotidiani, riviste, fumetti e ovviamente libri? Un giorno ho aperto una rivista vecchio stile, una di quelle in via d'estinzione a tema musica rock/metal. In quel momento l'odore dell'inchiostro e della carta mi ha riportato indietro nel tempo quando da adolescente curiosa correvo in edicola per acquistare le riviste del programma televisivo musicale Mtv oppure il “Tv sorrisi e canzoni”

Forse non ve ne ho mai parlato ma una delle mie più grandi passioni riguarda anche il mondo linguistico. In quel periodo questo tipo di riviste pubblicavano i testi integrali di artisti internazionali o italiani che cantavano in inglese. Amavo cantare perciò volevo assolutamente capire il significato di tutte le parole di queste canzoni. Mi divertivo parecchio e imparavo davvero tanto, per me è stato un ottimo metodo ludico didattico per imparare proprio l'inglese. Tuttavia ciò che mi colpiva di più era quell'odore acre tipico delle riviste stampate su carta e nonostante fosse piuttosto forte a me attraeva moltissimo. E' incredibile come un semplice profumo ci possa aiutare a ricordare eventi che forse avremmo dimenticato senza quella particolare sensazione. Perciò mi trovo assolutamente d'accordo con il Sig. Giles. Dei cinque sensi l'olfatto è sicuramente il più potente e la tecnologia non può eguagliare in alcun modo questo elemento così importante dell'essere umano.

I computer rimangono sempre dei semplici strumenti che possono essere sicuramente utili ma mai così determinanti e decisivi nel processo mnemonico. Sono elementi effimeri e puramente pratici. In sostanza: noi umani siamo eternamente insostituibili, con tutti i nostri pregi e anche difetti!

Che dire ancora?

Un saluto “odoroso” a tutti!

La vostra Blogger,

Giulia  


Commenti

  1. Che ricordi quella sua frase, sentita in una delle puntate di questo incredibile telefilm che mi ha accompagnato per metà della mia intera vita.. ancora oggi annuso immediatamente libri e fumetti appena mi li trovo a portata di mano in librerie e fumetterie. E' un tic che non svanirà mai perchè come Giles stesso fa capire nel suo monologo "i libri profumano di muffa e di ricchezza"
    (Davide P.)

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  2. Sarebbe bello che anche le nuove generazioni potessero capire l'importanza dei "libri che profumano di muffa e ricchezza"... :-) Un giorno forse anche loro capiranno l'importanza di un libro stampato :-) In ogni caso il Sgi. Giles rimane uno dei personaggi più belli che la letteratura cinematografica abbia mai inventato <3

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