La felicità degli altri...

La felicità è un sentimento molto ambito. Ci penso spesso e credo che raggiungere questo tipo di status di vita sia veramente difficile. Di recente mi sono imbattuta in un film francese che affronta proprio questa tematica e si intitola “La felicità degli altri”. La trama è semplice: Léa fa la commessa in un negozio di abbigliamento all'interno di un centro commerciale, ma ha un desiderio: scrivere un romanzo. Ogni giorno dedica del tempo a questo piccolo progetto e, una volta terminato, lo invia ad una casa editrice che non solo decide di pubblicarlo ma lo sponsorizza talmente bene che il libro avrà un grandissimo successo. Tuttavia questo particolare evento positivo rompe gli equilibri tra Léa, il suo compagno e i suoi migliori amici poiché, chi più chi meno, diventano invidiosi del suo traguardo raggiunto. Così cominciano a competere con lei e contemporaneamente cercano di emularla seguendo le sue orme, pensando che se lei ce l'ha fatta possono farcela anche loro. Alla fine però tutto cambierà e i protagonisti del film capiranno che ognuno di noi ha una propria strada, un proprio traguardo da raggiungere.

Qualcuno dice che la felicità si possiede naturalmente poiché si tratta di un modo di essere o di vivere e non esattamente qualcosa che si ottiene. In generale è difficile raggiungere questo status. Ma cosa succede quando qualcuno a cui siamo legati ci riesce mentre noi rimaniamo in una situazione meno confortante? A mio parere, automaticamente scatta una sorta di gelosia e senso di inferiorità. Mi spiego meglio... In passato mi è capitato spesso di provare una sottile invidia per amici o conoscenti che possedevano un lavoro stabile e una casa propria. Loro in quel momento avevano tutto ciò che io desideravo e non riuscivo ad ottenere, arrivando persino a pensare di essere inferiore a loro. Ogni volta che ottenevo un lavoro, seppur precario, cercavo di renderlo più stabile possibile ma per quanto mi sforzassi erano sempre tentativi vani. Mi sentivo in difetto e la gelosia si faceva strada dentro di me. Tuttavia non ho mai denigrato il loro impegno o scaricato su di loro la mia frustrazione, ma ammetto che è scattato in me un meccanismo negativo di invidia. Volevo così ardentemente quella tipologia di vita che non vedevo le cose con lucidità, mi sentivo sola, fallita. Un giorno però ho guardato quella vita tanto bramata e ho notato un piccolo particolare: era sempre uguale. Così ho cominciato a guardarmi intorno, ad osservare altre realtà e mi sono domandata cosa potevo fare io per sentirmi appagata. Ho capito che non dovevo biasimare proprio coloro che consideravo amici anche se avevano tutto ciò anche io volevo ardentemente. Pensavo che alla fine mi sarebbero stati accanto comunque e per un po' è stato così (ma questa è un'altra storia). Mi sono resa conto che la mia precarietà lavorativa non mi definiva come persona. Tutto questo non mi rendeva una persona senza talento, aspirazioni o capacità specifiche ma semplicemente stavo seguendo un altro percorso.

Ricordando tutte le mie esperienze passate non posso negare di aver avuto dei momenti difficili, ma ho vissuto appieno la mia vita. Ho seguito strade tortuose ed impervie, ma erano le mie scelte, i miei percorsi e nonostante tutto non mi pento affatto di averle intraprese! Ho studiato teatro, sono salita su un palcoscenico e recitato davanti ad un pubblico piuttosto nutrito, ho incontrato personalità letterarie e conversato con loro. Tutt'oggi alcuni noti scrittori quando mi incontrano agli eventi si ricordano di me e questa si che è una grandissima soddisfazione! Ho scritto racconti che sono stati pubblicati e ne ho stampati altri in autonomia. Ho creato oggetti che hanno raggiunto molte case e fatto sorridere altrettanti bambini. Insomma, ho vissuto appieno esperienze che mi hanno gratificato. Forse non avrò una casa del tutto mia, un lavoro con lo stipendio fisso... ma posso dire di aver pienamente vissuto! Come i protagonisti del film alla fine anche io ho trovato la mia strada. Non sarà perfetta ma è la mia. Ognuno di noi ha i suoi personali successi e dovremmo gioirne sempre anche quando non ci sembrano tali.

Che dire ancora?

La felicità è una cosa complicata, ma non impossibile.

Un saluto “felice” a tutti!

La vostra Blogger,

Giulia


Commenti

  1. Buongiorno Giulia come stai? È da tanto che non passavo qui da te e mi dispiace.
    Ho letto il post su Saranno Famosi, serie molto amata anche da me. Ovvio visto che il tema è la mia amata arte e del tuo articolo ne condivido ogni parola. Il film che suggerisci qui non lo conosco ma essendo francese forse da noi non viene ben considerato. Per ciò che scrivi invece ti comprendo. Non è facile vivere sapendo che chi conosci e vuoi bene ha fatto meglio di te. Ma la gelosia è inutile.
    Non preoccuparti più di tanto. Hai fatto così tante cose... le esperienze non sono mai senza senso. Vedrai che troverai la tua strada con un lavoro fisso, devi solo crederci e non mollare mai. Un caro saluto, ciao.

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  2. Ciao Pia! Grazie per essere passata di qui! Sei sempre gentile! :-) Qui tutto ok, sempre un po' presa da vari progetti ma non mi lamento :-) Saranno famosi per me è un cult, la serie artistica per eccellenza. Adesso le generazioni moderne la troverebbero un po' lenta, ma per noi invece era fonte di ispirazione. Peccato non si possano recuperare tutte e sei le serie, in Italia ne hanno commercializzate solo due in dvd.
    E' vero la gelosia è inutile, ognuno di noi ha le sue caratteristiche ed è unico nel suo genere. Siamo umani e abbiamo le nostre debolezze ma ciò che conta è l'esperienza e le avventure che viviamo.
    Grazie ancora per il tempo che hai dedicato a questo piccolo spazio...
    Un super saluto! :-D

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  3. E' fondamentale continuare a seguire le proprie idee e sogni. Soprattutto in questo momento storico si è circondati da tonnellate di invidia oltre che da individui completamente privi di obiettivi personali. Oggi ancora più che in passato si deve rimanere concentrati e focalizzati sulla propria strada, fregandosene di stereotipi sociali oramai decaduti e dannosi. Le possibilità non mancano, sono solamente più complicate da arpionare.

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  4. Grazie anche a te DaPo per essere passato di qui e per il tuo prezioso pensiero :-)
    Nel mio articolo ho parlato della mia invidia nei confronti di altri, ma anche io ho subito questo tipo di sentimento. Non mi dilungo troppo su questa riflessione perché potrebbe essere uno spunto per un altro piccolo post! Ad ogni modo dobbiamo solo resistere e non arrenderci, solo così possiamo continuare tutti gli obiettivi che ci prefissiamo! :-)

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