Il mio fantasma di Natale...


In questo periodo di festa in cui i film di Natale invadono i nostri schermi, mi sono soffermata a pensare ad un film in particolare che mi ha colpito e dal titolo interessante: “Il mio fantasma di Natale”. Somiglia al famoso racconto “Il canto di Natale” di Dickens che tutti conosciamo, ma si differenzia nel finale. La trama è piuttosto semplice...

Ogni anno il “Dipartimento dei fantasmi del Natale” invia sulla terra squadre composte da un trio di fantasmi per aiutare coloro che hanno perso lo spirito natalizio a ritrovarlo. Tuttavia, uno di questi fantasmi di nome Katrin avrà un destino diverso. In vita era una donna molto generosa e si preoccupava sempre degli altri prima che di se stessa. Uno sfortunato giorno però, mentre stava per consegnare coperte e cibo ad una famiglia di bisognosi, è stata investita mortalmente da un'auto e così è diventata un fantasma di Natale. Così facendo, il Dipartimento darà alla ragazza un'altra opportunità: le permetterà di ritornare in vita. Tuttavia per farlo Katrin deve attraversare una porta magica e dovrà sapere con certezza dove andare. Alla fine il fantasma riesce ad attraversare la porta ed il suo destino viene compiuto, raggiungerà il luogo dai lei tanto desiderato da umana.

Guardando questo film mi sono ritrovata a riflettere e a pormi una domanda: se dovessi vivere un'altra esistenza che cosa vorrei davvero? Sembra un quesito marzulliano, ma alla fine tutti nella vita ci siamo fatti questa domanda almeno una volta.

Proverò a spiegarvi la mia opinione a riguardo.

Sicuramente vorrei impostare la mia vita sull'arte fin da subito, senza dare ascolto alle persone che in passato mi hanno sconsigliato di intraprendere qualsiasi percorso creativo. Poi vorrei incontrare ancora Davide e realizzare tutti i nostri progetti. Per intenderci non desidererei mai una vita troppo perfetta, senza alcun intoppo, bensì decisamente più serena. Vorrei un luogo dove lavorare e vivere senza particolari ostacoli, permettendomi il lusso di ritrovare tutto ciò che mi serve dove l'ho lasciato. Vorrei vivere la vita a modo mio, senza costrutti sociali che me lo impediscano, vorrei stare in un sistema che non ostacola le persone ma le incentiva a trovare la giusta strada, quella adatta alla propria personalità. Forse immagino un'esistenza utopica, ma nel mio universo studierei, mi impegnerei, mi appassionerei a ciò che sento dentro, all'arte, alla scrittura, alla creatività e riuscirei a vivere di questo senza sentirmi in colpa o addirittura inferiore. Nella mia nuova vita non farei l'impiegata per quindici anni, ma imparerei ciò che mi serve per mandare avanti un'attività autonoma senza pensare che chi lo fa sia incosciente o troppo avventato. Se avessi una seconda possibilità la sfrutterei al meglio, sarei forse più audace e meno insicura, ascolterei di più il mio istinto e la mia indole. Non credo di aver sbagliato tutto nella vita o di essere io stessa sbagliata, semplicemente se avessi un'altra occasione vorrei essere più decisa, più attenta e non fare tutto ciò che gli altri si aspettano da me (pretendendolo). Sembrerà banale o scontato, ma è questa la vita che vorrei davvero se avessi un'altra opportunità.

E voi cosa fareste?

Che dire ancora...

Un saluto “vitale” a tutti!

La vostra Blogger,

Giulia

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